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​Svaroschi: io e il rugby (ovvero uno dei tanti scherzi che fa il destino)

Purtroppo non sono molte le immagini (decenti) relative alla mia attività sportiva e pertanto ci sono solo quelle passate al vaglio della mia personale censura. Del resto io sono stato un mediocre giocatore, ma nel rugby impari che non è la singola prestazione quella che porta al successo, bensì la forza complessiva del gruppo, per cui, anche un brocco - se fa il suo dovere - può contribuire alla vittoria.



Naturalmente il soprannome Svaroschi proviene da questo contesto. Molti fra quelli che hanno vestito i colori del Firenze Rugby, in una qualsiasi delle categorie di questo sport, sono ricordati con il loro soprannome invece che per le autentiche generalità e non aver ricevuto un nome sul campo è quasi sempre motivo di demerito. Nel mio caso si alludeva al fatto che mi rompevo sempre qualcosa, ma nonostante ciò, in dieci anni di attività non ho mai avuto infortuni seri ed è per questo che, alla fine, il soprannome mi ha portato fortuna.

L'aumento dell'aspettativa di vita ha dei risvolti inattesi, come la crescita del fenomeno Oldies. Il rugby dopo i quaranta anni è stata una delle esperienze più divertenti  della vita: "Noli Desinere!"



















































L'immagine che segue si riferisce a uno degli appuntamenti del Rugby Old, che coinvolgono squadre di tutta Italia e talvolta anche di tutta Europa. A parte i placcaggi, che lasciano il segno come nelle partite vere, in questi tornei non ci sono vincitori e sconfitti, poichè rappresentano un'occasione di ritrovo e di amicizia in nome del rugby. Da non trascurare infine i memorabili terzi tempi che chiudono questi appuntamenti (!)

Tutti Insieme: Mantova, ottobre 2010

Le Mie Tre Vite

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